Festa da Gustav Thoeni a Trafoi
Rimpatriata della Valanga Azzurra!
Non si erano mai viste le cinque coppe del mondo conquistate dalla Valanga Azzurra esposte sullo stesso tavolo. E’ quanto avvenuto ieri, in occasione del quarantesimo anniversario dello storico parallelo di Ortisei del 1975 che consegnò a Gustavo Thoeni la quarta sfera di cristallo della sua leggendaria carriera, all’Hotel Bellavista di Trafoi, che ha ospitato una bella serata di amarcord con alcuni protagonisti di quegli anni indimenticabili.
Il giornalista di L’ARENA di Verona Lorenzo Fabiano ha presentato il suo libro STENMARK VS THOENI. L’ULTIMA PORTA - Edizioni Mare Verticale - dedicato a quella straordinaria impresa che segnò un’ epoca e cambiò radicalmente il modo di vivere lo sci nel nostro paese. La presentazione è stata preceduta dalla proiezione di un filmato dedicato alla carriera di Gustavo Thoeni che ha suscitato più di un emozione.
Piero Gros, Mario Cotelli, Oreste Peccedi, Luciano Panatti, Erich Demetz, Helmuth Schmalzl, e Rolando Thoeni non hanno voluto mancare l’occasione di omaggiare con la loro presenza un vecchio amico e compagno di una vita passata a portare il vessillo dello sci italiano a sventolare alto sulle nevi di tutto il mondo. Presente anche Stefania Demetz, presidente del comitato organizzatore della coppa del mondo in Valgardena, autrice della prefazione del libro di Fabiano.
A dare ulteriore lustro, ci ha pensato Piero Gros, che ha portato a Trafoi la coppa del mondo da lui conquistata nel 1974. La foto di rito con le quattro coppe di Gustavo e quella di Pierino è da incorniciare nell’album della storia dello sci italiano. Queste le parole del piemontese: " Gustavo era il campione di un gruppo eccezionale. Eravamo amici e a distanza di anni, eccoci qua di nuovo insieme uniti come allora a testimoniare i valori dello sport."
Non sono mancate ovviamente grandi risate, battute, pacche sulle spalle, e divertenti aneddoti in una serata di sport, che ci ha fatto rivivere ricordi bellissimi ed attivato le lancette della nostalgia. Il tutto si è poi concluso con una cena a base del meglio della trazione enogastronomica sudtirolese.
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